Ipertensione arteriosa e non aderenza alla terapia
Circa la metà dei pazienti non assume i farmaci consigliati per il controllo pressorio

Rappresenta senza alcun dubbio uno tra i più importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e renali e il Global Burden of Disease Study ha stimato che sia oggi la principale causa di disabilità e mortalità nel mondo.
Il rischio di sviluppare uno stato ipertensivo cronico può essere efficacemente ridotto dalla terapia farmacologica e da significative modificazioni dello stile di vita.
L'abitudine al rispetto quotidiano della prescrizione medica è una questione complessa, soprattutto in pazienti affetti da malattie croniche talvolta costretti ad assumere diversi farmaci nella giornata, ma è oggi noto che questa è la principale causa di cattivo controllo dei valori tensivi: quasi tre quarti dei pazienti ipertesi non raggiunge un controllo ottimale della pressione a causa della scarsa compliance terapeutica.
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L'aderenza ai farmaci antipertensivi è fondamentale per ottenere un buon controllo pressorio. - La non aderenza ai farmaci è oggi una preoccupazione crescente ed è associata a diversi esiti avversi.
- I metodi tradizionali, economici ed accettabili, come
- il conteggio delle pillole,
- il controllo delle prescrizioni,
- i diari terapeutici, etc)
- I questionari auto-somministrati, validati e spesso utilizzati per valutare l'aderenza farmacologica nei pazienti affetti da malattie croniche, tra questi:
- Morisky Medication Adherence Scale-8 (MMAS-8), senza dubbio a scala più conosciuta e senz’altro la più utilizzata!
- Brief Medication Questionnaire
- Questionario di Svarstad et al,
- lo Hill-Bone Compliance Scale,
- il più recente Adherence Scale di Culig et al.
Al fine di raccogliere i dati provenienti da tutta la letteratura disponibile circa 912 articoli sono stati screenati dai tre principali databases (PubMed=380, Scopus=312, and Google Scholar= 220). Dopo analisi dei lavori 28 articoli sono stati inclusi in questa revisione sistematica e 25 di questi nella relativa meta-analisi. In totale 13.688 soggetti sono stati inclusi negli studi analizzati: 7.589 (57.45%) di sesso femminile, 4.661 (34%) con comorbidità e 2.606 (19%) con ipertensione non controllata.
Attraverso questo studio, usando il questionario MMAS-8, gli autori hanno identificato che:
- un numero significativo (45,2%) di pazienti ipertesi non sono aderenti alla terapia anti-ipertensiva e
- che quasi un terzo (31,6%) dei pazienti ipertesi con diverse comorbidità mostra non aderenza ai farmaci.
- È interessante, inoltre, notare che una grande percentuale (83,7%) di pazienti ipertesi non controllati è stato non aderente alle prescrizioni mediche.
- Anche se una percentuale più elevata (54%) di non aderenza ai farmaci antipertensivi è stato notato nelle donne (P <0.001), il rischio di non aderenza è stato 1,3 volte superiore nei maschi, con un rischio relativo di 0,883.
- Globalmente quasi due terzi della non aderenza terapeutica è stato notato negli africani (62.5%) e negli asiatici (43,5%).
Vi è la necessità di adattare gli interventi collegando l’assunzione dei farmaci prescritti con le abitudini quotidiane, sviluppando interventi specifici sul paziente, offrendo colloqui motivazionali, e coinvolgendo attivamente i membri della famiglia per migliorare l'aderenza all’assunzione dei farmaci antipertensivi.
La ricerca futura dovrebbe esplorare tecniche alternative per valutare e monitorare la compliance terapeutica a domicilio, in particolare per i più anziani.
Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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