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Ipertensione arteriosa e non aderenza alla terapia

Circa la metà dei pazienti non assume i farmaci consigliati per il controllo pressorio

Foto di SAIYED IRFAN A da Pixabay
Foto di SAIYED IRFAN A da Pixabay
L'ipertensione arteriosa è condizione estremamente diffusa nella popolazione generale e se ne stima una prevalenza in ulteriore aumento (>30% nel 2025!) e il

Rappresenta senza alcun dubbio uno tra i più importanti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e renali e il Global Burden of Disease Study ha stimato che sia oggi la principale causa di disabilità e mortalità nel mondo.

Il rischio di sviluppare uno stato ipertensivo cronico può essere efficacemente ridotto dalla terapia farmacologica e da significative modificazioni dello stile di vita.

L'abitudine al rispetto quotidiano della prescrizione medica è una questione complessa, soprattutto in pazienti affetti da malattie croniche talvolta costretti ad assumere diversi farmaci nella giornata, ma è oggi noto che questa è la principale causa di cattivo controllo dei valori tensivi: quasi tre quarti dei pazienti ipertesi non raggiunge un controllo ottimale della pressione  a causa della scarsa compliance terapeutica.
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    L'aderenza ai farmaci antipertensivi è fondamentale per ottenere un buon controllo pressorio.
  • La non aderenza ai farmaci è oggi una preoccupazione crescente ed è associata a diversi esiti avversi.
Diversi approcci sono stati tentati per valutare l’assunzione dei farmaci a domicilio:
  • I metodi tradizionali, economici ed accettabili, come
    • il conteggio delle pillole,
    • il ​controllo delle prescrizioni,
    • i diari terapeutici, etc)
  • ​I questionari auto-somministrati, validati e spesso utilizzati per valutare l'aderenza farmacologica nei pazienti affetti da malattie croniche, tra questi:
    • Morisky Medication Adherence Scale-8 (MMAS-8), senza dubbio a scala più conosciuta e senz’altro la più utilizzata!
    • Brief Medication Questionnaire
    • Questionario di Svarstad et al,
    • lo Hill-Bone Compliance Scale,
    • il più recente Adherence Scale di Culig et al.
Il Dottor Tadesse Melaku Abegaz (MSc) dell’Università di Gondar (Etiopia) ha condotto recentemente la prima revisione sistematica della letteratura (e meta-analisi) allo scopo di stimare lo stato e gli effetti della non aderenza alla terapia in pazienti ipertesi

Al fine di raccogliere i dati provenienti da tutta la letteratura disponibile circa 912 articoli sono stati screenati dai tre principali databases (PubMed=380, Scopus=312, and Google Scholar= 220). Dopo analisi dei lavori 28 articoli sono stati inclusi in questa revisione sistematica e 25 di questi nella relativa meta-analisi. In totale 13.688 soggetti sono stati inclusi negli studi analizzati: 7.589 (57.45%) di sesso femminile, 4.661 (34%) con comorbidità e 2.606 (19%) con ipertensione non controllata.

Attraverso questo studio, usando il questionario MMAS-8, gli autori hanno identificato che:
  • un numero significativo (45,2%) di pazienti ipertesi non sono aderenti alla terapia anti-ipertensiva e
  • che quasi un terzo (31,6%) dei pazienti ipertesi con diverse comorbidità mostra non aderenza ai farmaci.
  • È interessante, inoltre, notare che una grande percentuale (83,7%) di pazienti ipertesi non controllati è stato non aderente alle prescrizioni mediche.
  • Anche se una percentuale più elevata (54%) di non aderenza ai farmaci antipertensivi è stato notato nelle donne (P <0.001), il rischio di non aderenza è stato 1,3 volte superiore nei maschi, con un rischio relativo di 0,883.
  • Globalmente quasi due terzi della non aderenza terapeutica è stato notato negli africani (62.5%) e negli asiatici (43,5%).
Una migliore comprensione - concludono gli autori - di questi problemi potrebbe aiutare a personalizzare gli interventi e strategie efficaci per migliorare l'aderenza farmaco nei pazienti ipertesi”.

Vi è la necessità di adattare gli interventi collegando l’assunzione dei farmaci prescritti con le abitudini quotidiane, sviluppando interventi specifici sul paziente, offrendo colloqui motivazionali, e coinvolgendo attivamente i membri della famiglia per migliorare l'aderenza all’assunzione dei farmaci antipertensivi.

La ricerca futura dovrebbe esplorare tecniche alternative per valutare e monitorare la compliance terapeutica a domicilio, in particolare per i più anziani.


Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
CONTATTI
Tel.: 338 59 96 136
Fax: 06.81151095
 
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