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Dalla diagnosi alla cura personalizzata: nuove prospettive per l’ADPKD

Le linee guida KDIGO 2025 aprono la strada al futuro

Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
Il rene policistico (malattia policistica autosomica dominante, Autosomal Dominant Polycystic Kidney Disease - ADPKD) è una condizione genetica che interessa fino a 12 milioni di persone nel mondo ed è tra le principali cause di insufficienza renale terminale.

Nonostante sia nota da secoli, solo recentemente gli avanzamenti nella genetica molecolare e nelle tecniche diagnostiche hanno aperto nuove prospettive per una gestione più efficace di questa patologia.

Le nuove linee guida KDIGO 2025, pubblicate online a gennaio e nel numero di febbraio di Kidney International, rappresentano un punto di svolta fondamentale, offrendo un approccio standardizzato e multidisciplinare che coinvolge non solo medici ed esperti, ma anche i pazienti stessi.

Negli ultimi cento anni, la diagnosi e il trattamento dell’ADPKD hanno beneficiato del progresso della medicina. Dagli approcci empirici di un tempo, oggi assistiamo a una trasformazione guidata dalle scoperte in genetica e biologia molecolare. Questi sviluppi hanno portato alla speranza che, un giorno, la progressione della malattia possa essere significativamente rallentata o addirittura neutralizzata. Tuttavia, la variabilità nei metodi di diagnosi e trattamento, a livello globale, ha evidenziato la necessità di linee guida condivise per orientare clinici e pazienti verso le migliori pratiche.

La Conferenza-Dibattito di Kidney Disease: Improving Global Outcomes (KDIGO), coordinata in collaborazione dal Dott. Olivier Devuyst (Svizzera) e dal Dott. Vicente Torres (Stati Uniti), ha riunito una commissione internazionale di esperti con competenze cliniche multidisciplinari, integrando le esperienze di chi vive quotidianamente con l’ADPKD.
Il risultato è una serie di raccomandazioni che affrontano in modo sistematico vari aspetti della malattia:
  • Nomenclatura e Diagnosi: Viene proposta una nuova terminologia che permetta una diagnosi più accurata e precoce, fondamentale per intervenire tempestivamente e migliorare l’outcome dei pazienti.
  • Stratificazione del Rischio: Utilizzando strumenti innovativi come la Mayo Imaging Classification (MIC) e il PROPKD score, è ora possibile prevedere con maggiore precisione la progressione della malattia, consentendo un monitoraggio personalizzato.
  • Strategie Terapeutiche: Le raccomandazioni aggiornate includono l’uso del tolvaptan, un farmaco che ha dimostrato di rallentare il declino della funzionalità renale, insieme ad altre strategie volte a gestire complicanze ed eventi critici. 
  • Gestione degli Aspetti Extra-renali: L’ADPKD non si limita al rene; le nuove linee guida affrontano le problematiche extra-renali, fornendo indicazioni specifiche per i pazienti pediatrici, per le donne in gravidanza e per altre situazioni particolari.
  • Supporto Integrato al Paziente: Infine, l’approccio centrato sul paziente viene rafforzato, sottolineando l’importanza di un supporto multidisciplinare che vada oltre la mera gestione clinica, coinvolgendo psicologi, infermieri e associazioni di pazienti.
L’adozione di un metodo rigoroso, basato sulla revisione sistematica degli studi e sull’applicazione del sistema GRADE per valutare la qualità delle evidenze, garantisce che le raccomandazioni siano solide e aggiornate. Questo approccio non solo contribuisce a ridurre le disparità nella gestione dell’ADPKD, ma offre anche un modello di riferimento per altre malattie genetiche rare.

La collaborazione tra ricercatori e clinici, sostenuta dal coinvolgimento diretto dei pazienti, rappresenta un esempio di come la medicina moderna debba integrarsi per offrire cure sempre più personalizzate e condivise. Le linee guida KDIGO 2025 non sono soltanto un documento tecnico destinato agli operatori sanitari, ma un vero e proprio strumento di comunicazione che mira a rendere la gestione dell’ADPKD più trasparente e accessibile. Per i pazienti, sapere che esistono criteri di riferimento condivisi può significare una maggiore fiducia nel percorso terapeutico e una migliore qualità della vita. Per i medici, invece, rappresenta un aiuto concreto nella presa di decisioni cliniche, favorendo la diffusione delle best practice a livello globale.

In un’epoca in cui le scoperte scientifiche si susseguono a ritmo serrato, il lavoro coordinato di esperti internazionali e la centralità del paziente emergono come le chiavi per affrontare le sfide della malattia.

Le nuove linee guida KDIGO 2025 sono un chiaro segnale che, grazie alla collaborazione e all’innovazione, è possibile migliorare significativamente la gestione dell’ADPKD e, con essa, la vita di milioni di persone nel mondo.
 
Elenco dei siti di supporto ADPKD Abbreviazioni: ADPKD, rene policistico 


Dottor Emiliano Staffolani, MD, PhD
Specialista in Nefrologia ed Ipertensione Arteriosa
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Tel.: 338 59 96 136
Fax: 06.81151095
Visualizza il documento AIRP - ADPKD: sintesi della conferenza-dibattito organizzata da KDIGO Collegamnto esterno KDIGO 2025 Linee guida per la valutazione, la gestione e il trattamento della ADPKD
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