Estate e... reni: attenzione ai colpi di calore!
Caldo e nubi in arrivo. Questa estate sarà caratterizzata da temperature ed umidità molto elevate
Infatti, l’anno scorso Michele Brunetti, climatologo dell’Isac-Cnr, tirava le somme dell’Estate Italiana: “Il caldo di Agosto (il terzo agosto più caldo dal 1800 ad oggi dopo quelli del 2012 e del 2003, con un’anomalia di +2.53°C sopra alla media del periodo di riferimento 1971-2000), assieme alle temperature straordinariamente alte del mese di giugno (il secondo più caldo di sempre con un’anomalia di +3.22°C) e a un luglio non eccezionale ma comunque tra i 10 più caldi di sempre, hanno portato l’estate 2017 ad essere seconda solo a quella eccezionalmente torrida del 2003 (anomalia di +2.48°C)quella di quest’anno contro +3.76°C dell’estate 2003)“.
Il 4 agosto 2017 è stato il giorno più caldo degli ultimi 60 anni per molte città italiane ma anche quest’anno si prospettano temperature da podio e gli alti tassi di umidità, rendendo meno efficace la sudorazione, potrebbero peggiorare la situazione e, di conseguenza, quest'estate, i “colpi di calore” potrebbero colpire molte persone.
Il colpo di calore si verifica quando la temperatura corporea supera la capacità dell'individuo di dissipare quel calore. Le caratteristiche cliniche della malattia da calore sono comunemente osservate quando la temperatura corporea si avvicina ai 40° Celsius (104° Fahrenheit) e quando l'umidità è superiore al 70% (vedi Indice di calore). Il corredo clinico potrebbe essere caratterizzato:
- perdita di sudorazione,
- confusione (nei casi più gravi fino al coma),
- polso veloce (tachicardia),
- collasso (bassa pressione sanguigna),
- insufficienza cardiaca
- e anche insufficienza renale.
Chi è a rischio? Quali sono i fattori di rischio?
- I soggetti colpiti potrebbero non essere in grado di notare il cambiamento, quindi è importante che i membri della famiglia siano attenti ai cambiamenti quando il mercurio inizia a salire, specialmente nei giovanissimi e nei “grandi anziani” che sono le categorie più suscettibili al “Heat illness”!
- I neonati e i giovanissimi hanno un elevato rapporto tra superficie e massa e assorbono più facilmente calore dall'ambiente. Inoltre potrebbero non essere in grado di liberarsi degli indumenti in eccesso ovvero di sottrarsi ad ambienti non adeguatamente refrigerati (ad esempio abitacoli o locali chiusi).
- Gli atleti adolescenti sono pure molto esposti al rischio nei mesi estivi: attenzione agli orari di allenamento per attività sportive come il calcio o il tennis.
- Gli anziani hanno spesso malattie croniche. Talvolta problemi caridaci e, pertanto, assumono farmaci che possono portare alla disidratazione (diuretici). Molti ancora possono avere malattie muscolari, neurologiche o psichiatriche che li rendono incapaci di allontanarsi da ambienti chiusi e non rinfrescati.
- Ci sono poi molti psicofarmaci che predispongono al colpo di calore cosi come l'obesità e l'abuso di alcool.
Se si conosce qualcuno con questi fattori di rischio per la malattia da calore, è necessario prendere precauzioni speciali:
- Non lasciare mai bambini (o animali domestici) in un'automobile chiusa o in un ambiente chiuso riscaldato neanche per poco tempo.
- Controllare frequentemente gli anziani e, se possibile, accertarsi che abbiano accesso alle misure di raffreddamento; anche bottiglia spray con un ventilatore può essere molto efficace.
- Evitare diuretici e alcolici in soggetti anziani nelle ore più calde.
- Aprire le finestre (spesso chiuse per motivi di sicurezza nei centri urbani) e se possibile installare fan coil o altro ventil-convettore
- Assumere molti liquidi per rimanere freschi e ben idratati.
- Si raccomanda di evitare l'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) durante l'esposizione alle alte temperature, cosi come di utilizzare con moderazione tutti i farmaci non strettamante necessari, in particolarte metformina, ACE inibitori o simili, antibiotici e diuretici tra tutti.
Le temperature corporee superiori a 40°C potrebbero causare significativi ai reni.
La disidratazione, con ipotensione e tachicardia, determina una sofferenza renale di grado variabile in relazione alla severità del colpo di calore.
Molti sistemi metabolici iniziano a spegnersi in queste circostanze e nei casi più gravi c'è una rottura del tessuto muscolare (rabdomiollisi) che si traduce a sua volta in insufficienza renale acuta.
Infine, insufficienza cardiaca e shock possono portare a insufficienza renale durante episodi di grave colpo di calore.
Cosa fare nel sospetto di un colpo di calore?
Se vedi qualcuno che è caldo, confuso o delirante, oligo-anurico e che respira rapidamente (tachipnea) dovresti:
- portarlo in un ambiente più fresco.
- Rinfrescare esternamente la vittima del colpo di calore: nebbia spray, ventole, impacchi freddi su testa e collo, oltre alla rimozione degli indumenti.
- Non offrire liquidi da bere, soprattutto se incoscienti o scarsamente reattivi,
- attivare i servizi di emergenza per farli trasportare nel Pronto Soccorso più vicino il prima possibile.