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Come, quando e dove si misura la pressione arteriosa?

Il metodo auscultatorio dei toni di Korotkoff da parte di personale addestrato, usando uno sfigmomanometro a mercurio, è lo standard di riferimento tradizionalmente accettato per la misurazione della pressione. La pressione sistolica (massima) corrisponde alla comparsa e la pressione diastolica (minima) alla scomparsa dei toni di Korotkoff.
Nei soggetti più anziani che hanno una notevole pressione differenziale, si può verificare una pausa auscultatoria , poiche il tono scompare tra la pressione sistolica e la diastolica per riapparire mentere il bracciale continua a sgonfiarsi. Ciò può essere evitato facendo tenere il braccio sollevato per  30 secondi prima di gonfiare il bracciale.

La pressione arteriosa può essere misurati in differenti contesti: in clinica, a domicilio, automaticamente nelle 24 ore (Ambulatoriale), e in luoghi pubblici.
La pressione arteriosa misurata in clinica (ambulatorio/ospedale) è la misurazione rilevata in occasione di ogni visita medica. Viene considerato un marker surrogato per determinare la pressione sanguigna media nel tempo di un dato paziente, ma bisogna considerare che potrebbero verificarsi  degli errori derivanti da una non corretta classificazione di soggetti considerati  ipertesi quando invece non lo sono (falsi positivi), così come da un mancato riconoscimento di ipertensione in alcuni pazienti ai quali sono stati rilevati valori tensivi normali (falsi negativi). Lo strumento di riferimento per la misurazione della PA è lo figmomanometro a mercurio ma, come tutti gli strumenti tecnici, necessita di regolare manutenzione. Oggi vengono utilizzati più frequentemente apparecchi aneroidi ed oscillometri automatici che, sebbene precisi, dovrebbero essere periodicamente calibrati con manometro a mercurio. Quando ci si accinge a misurare la PA in clinica si devono adottare alcuni accorgimenti: il paziente va fatto accomodare su una sedia con spalliera, non deve accavallare le gambe e deve rilassarsi per più di cinque minuti prima che vengano effettuate le rilevazioni. Il bracciale dovrebbe avere una lunghezza ed una larghezza rispettivamente pari a circa 80% ed il 40% della circonferenza del braccio e dovrebbe essere applicato all’incirca all’altezza dell’atrio destro del cuore. Teoricamente dovrebbero essere effettuate tre letture di PA, al fine di ridurre eventuali errori di misurazione e ne dovrebbero essere aggiunte altre, quando la  differenza  tra le letture supera i 5mmHg.
Specifici problemi potrebbero riscontrarsi nei soggetti più anziani (spesso ipotensione ortostatica); nei bambini (dimensioni dei bracciali non adeguate; stati ansioso); nei pazienti con artimia (variabilità della pressione sanguigna); nelle sindromi con assenza di polso (Arterite di Takayasu, arteriopatia obliterante occlusiva, aterosclerosi) che possono comportare il rilievo di una differenza pressoria tra le due braccia superiore a 10mmHg:
Il monitoraggio della pressione sanguigna a casa è comodo, economico e probabilmente rappresenta  il metodo migliore rispetto alle rilevazioni in clinica. Si associa, inoltre, ad una migliore aderenza terapeutica del paziente stesso. Per misurare la PA a casa, di solito, si utilizza un oscillometro elettronico piuttosto che lo sfigmomanometro aneroide. Si consiglia di effettuare ogni anno un controllo su questi apparecchi per verificarne la precisione. Al fine di evitare errori nel riferire verbalmente i valori di PA misurati al medico, si consiglia di trascriverli in una sorta di “diario pressori” o di utilizzare strumenti in grado di stampare i dati registrati.  
Per misurare bene la pressione, è necessario: mettersi seduti comodamente, in un ambiente tranquillo con  l’avambraccio ben appoggiato (ad esempio su un tavolo) e il braccio all’altezza del cuore; prima dell’applicazione del bracciale (della giusta misura)  è necessario rimuovere tutti gli indumenti che costringono il braccio; si posiziona il manicotto dello sfigmomanometro intorno al braccio, al di sopra della piega del gomito, facendo attenzione a renderlo ben aderente al braccio ma né troppo stretto, né troppo lento.
Utilizzando lo sfigmomanometro a mercurio o l’anaeroide è necessario gonfiare il manicotto fino a 30 mmHg sopra la scomparsa del polso; posizionare il fonendoscopio sulla arteria brachiale (parte interna del braccio, non posizionare il fonendoscopio sotto il manicotto) e sgonfiare lentamente il manicotto: il primo tono udibile corrisponde alla pressione arteriosa sistolica, l’ultimo tono udibile alla pressione arteriosa diastolica. Eseguire due/tre misurazioni a distanza di qualche minuto; il valore medio fra le due misurazioni viene considerato il valore della persona.
Utilizzando il misuratore elettronico basta  azionare  il bottone per il gonfiaggio automatico del bracciale; gli apparecchi automatici offriranno la lettura completa della pressione arteriosa sistolica, della diastolica e delle pulsazioni cardiache.
La pressione arteriosa può essere rilevata indifferentemente al braccio destro o sinistro; a volte però possono esserci differenze tra un braccio e l’altro; in questo caso bisogna misurare la pressione dal braccio dove risulta più elevata.
In generale è consigliabile misurare la pressione la mattina al risveglio e la sera.

Il monitoraggio della pressione automatica (Monitoraggio Ambulatoriale Non Invasivo nelle 24h) avviene per mezzo di un apparecchio che effettua la misurazione ogni 30 minuti nell'arco della giornata e che riporta un sommario analitico delle specifiche misurazioni dei valori medi osservati nell’arco delle 24 h e dei valori medi nei periodi diurno e notturno. Rappresenta un sistema ingombrante, costoso, scomodo, poco fruibile destinato alla identificazione di quei soggetti con “ipertensione da camice bianco” e quelli che non presentano la fisiologica riduzione notturna della pressione arteriosa (non-dippers). Inoltre, questa modalità di monitoraggio pressorio può dimostrarsi utile nella valutazione di quei pazienti nei quali si sospettano episodi di ipertensione o di ipotensione, nei pazienti in cui viene riscontrata in maniera discontinua una PA superiore ai 140/90mmHg (ipertensione borderline) ed in quei pazienti che durante le visite presentano ampie variazioni dei valori tensivi.
La rilevazione automatica della pressione arteriosa in luoghi pubblici non rispetta i requisiti di accuratezza, e la sua utilità consiste principalmente nell’accrescere l’attenzione pubblica verso la necessità di valutare e trattare l’ipertensione.
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